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TERAPIA EMDR: cos'è e come funziona

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La  Eye Movement Desensitization and Reprocessing  – traducibile letteralmente con Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari – è un trattamento psicoterapeutico nato in America alla fine degli anni ’80 dall’intuizione si Francine Shapiro, psicoterapeuta americana,  ed è considerato una delle terapie più innovative ed efficaci dalle Linee Guida Internazionali per la Pratica Clinica, dall’American Psychological Association, dalla ISTSS (International Society for Traumatic Stress Studies), dal Ministero della Difesa USA e dal Servizio Sanitario Inglese.  Grazie alle numerose prove scientifiche e ai dati concreti della sua efficacia,  nel 2013 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati . L’EMDR è una tecnica che facilita il meccanismo di AUTOGUARIGIONE, stimolando l’elaborazione delle informazioni nel suo cervello. Aiuta le persone a sentire il ricordo di espe

Laboratorio "Crescere insieme"

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Studio ME.CON.TE. , Via Reginaldo Giuliani, 101a /r Firenze Il  laboratorio esperienziale  di gruppo rivolto a ragazzi/e dagli 11 ai 14 anni ha come obiettivi: Il miglioramento del concetto di sé e l’accrescimento dell’ autostima L’ampliamento delle possibilità di  scelta  della persona Lo sviluppo di un modello di vita coerente e  critico , basato su scelte valoriali consapevoli Lo sviluppo della capacità di decidere e di  problem solving Il miglioramento delle  relazioni  socio-affettive I laboratori sono organizzati in  attività ludico-creative  e si avvalgono di diverse tecniche: psicodramma musicoterapia visualizzazione guidata role-playing esercizi di introspezione e meditazione Sono previsti  6 incontri , a numero chiuso, dalla durata di  1 ora e mezza  a cadenza settimanale.Essendo un laboratorio di  promozione  del benessere e  prevenzione  del disagio relazionale adolescenziale il costo complessivo è conte

SE MI LASCI NON VALE - Angoscia di Abbandono e Attacchi di Panico

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Chi soffre di ansia o attacchi di panico, al momento della separazione dalla persona amata, vive una crisi caratterizzato da un inteso sentimento di abbandono . Situazioni che provocano un distacco, come la fine di una relazione, un litigio, un viaggio, o semplicemente il recarsi a lavoro della persona amata e considerata necessaria alla propria sussistenza psicologica, possono provocare inconcepibili dolori, sentimenti di smarrimento , vertigini, sensazioni di vuoto, ansie, claustrofobiche o agorafobiche, fino all'attacco di panico o all'intenso desiderio di morire. Studi e ricerche hanno prodotto diverse ipotesi sui motivi per i quali determinate persone soffrono di questa angoscia da separazione. Una lunga tradizione psichiatrica e psicanalitica ha collegato la crisi da abbandono alla vulnerabilità emotiva individuale , presente sin dalla nascita o comunque sin dalla remota infanzia. Studi relazionali, invece, escludono che l'origine sia genetica, ma piuttosto

Resilienza: il nostro anticorpo psicologico

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Resilienza deriva dal verbo latino resalio, che indicava la perseveranza di chi tentava di risalire sulla barca rovesciata dal mare. Oggi viene utilizzata come caratteristica di un metallo, nella capacità di resistere a uno stress senza rompersi. In psicologia indica la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. La resilienza è un concetto che accompagna quotidianamente il mio lavoro e devo dire che accompagna quotidianamente la mia vita: avere una buona resilienza è fondamentale per riuscire a risollevarsi dopo un brutto periodo o un grave trauma. E' la possibilità di contare sulle proprie risorse quando tutto sembra perduto. La nostra barca rovesciata dal mare oggi può essere rappresentata da una brutta malattia, una separazione, un lutto, ma anche da piccoli grandi stress quotidiani come le difficoltà sul lavoro, problemi familiari, aspettative che tardano a realizzarsi, figli tanto desiderati che non arrivano..

CAMBIA-MENTI

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In questi giorni pensavo ai cambiamenti...sarà che negli ultimi mesi ne ho subiti tanti e alcuni nemmeno belli, anzi, tristi, pesanti che lasceranno dentro me delle ferite importanti, ma non per questo comincerò a disprezzare i cambiamenti. Queste nuove situazioni mi hanno portata a cambiare alcune mie visioni e prospettive di vita e in un caso mi ha dato modo di conoscere delle donne che di ferite dentro ne portano tante. Mi sono avvicinata a loro non come professionista ma semplicemente come donna e insieme stiamo affrontando questi cambiamenti che ci rendono più forti e più consapevoli del nostro stato.  Ho sempre amato i cambiamenti, anche quando sono negativi, perché ci dà la possibilità di metterci in discussione, di tirar fuori una forza che nemmeno noi sappiamo di possedere. I cambiamenti ci terrorizzano, ci scombussolano ma ci fanno anche crescere e ci permettono di conoscere nuove parti di noi. Bisogna ribaltare le nostre convinzioni! Nella mente uma

Sopravvivere alle nuove tecnologie

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I sondaggi rivelano che l’81% dei genitori ha una paura enorme delle conseguenze negative che la tecnologia può avere sui figli. In particolare le principali paure emerse sono: 1.  Paura che il figlio diventi  DIPENDENTE  e non riesca più a staccarsi dai monitor e da internet 2.  Paura che acceda a  CONTENUTI NON ADATTI ,  PORNOGRAFIA  e  PEDOFILI 3.  Paura che il figlio perda il  SENSO DELLA REALTA’  e che non riesca più a distinguere il mondo reale dal mondo virtuale 4.  Paura che perda  INTERESSE  per altre attività più salutari come giocare con gli altri coetanei o attività all’aria aperta 5.  Paura che si  AMMALI  e che i dispositivi influenzino negativamente la sua  SALUTE , il suo  CERVELLO,  la sua  CREATIVITA’  e la sua  FANTASIA    L’aspetto singolare è che nonostante questi timori il 30% dei bambini va online già a 3-4 anni. Tra i 5 e i 7 anni naviga su internet l’87% dei bambini! E come ben sappiamo da osservazioni quotidiane fin da subito subiscono un’attraz